Epilogo del mandato Senatore: il saluto del presidente uscente
“Non mi ricandido, ma sono a disposizione del movimento”
Napoli – Dopo nove stagioni si concluderà sabato 29 maggio l’incarico dell’Avvocato Fabrizio Senatore in qualità di Presidente del Comitato Regionale Campania della Federazione Italiana Rugby. Al termine di due consecutivi quadrienni olimpici, arriva la rinuncia alla candidatura per un eventuale terzo ed ultimo mandato.
“Ho preso la decisione di non ricandidarmi” – esordisce il Presidente uscente – “Ma questo non significa che abbandono il mondo del rugby. La professionalità e l’impegno profusi in questi anni saranno messi egualmente a disposizione del movimento rugbistico, così come il ricco bagaglio di esperienze sarà condiviso con chi intenderà coinvolgermi per nuove progettualità inerenti la palla ovale”.
L’annuncio giunge a pochi giorni dalla chiusura delle candidature alla presidenza FIR Campania che dovranno essere formalizzate dai contendenti entro le ore 12 di mercoledì 19 maggio.
“Dopo quasi un decennio ho ritenuto necessario lasciare spazio a nuove energie, rinnovati entusiasmi e differenti prospettive di sviluppo dell’attività di promozione del rugby in Campania” – commenta Senatore – “La decisione è stata ardua ma metabolizzata con serenità in quanto è cominciata gradualmente a maturare sin dallo scoppio della pandemia. Il rugby c’entra marginalmente, in quanto la vita privata e professionale in questi ultimi quindici mesi mi hanno fatto riflettere molto sul prossimo futuro personale e proprio in queste settimane sto ponendo le basi per nuovi progetti a medio-lungo termine in cui mi vedono coinvolto in prima linea. Va da sé che non avrei potuto quindi più dedicare tutto il tempo necessario al rugby campano, cosa che in questi nove anni ho fatto costantemente con passione e dedizione”.
Vincitore nella corsa alla presidenza regionale per la prima volta nel 2012, Senatore viene riconfermato quattro anni dopo con pieno consenso in quanto candidato unico: “Personalmente sono soddisfatto dell’operato della mia squadra che in questi due mandati è anche parzialmente cambiata strada facendo, il che vuol dire che a mano a mano abbiamo perfezionato l’amalgama nel gruppo di lavoro e siamo andati sempre tutti nella stessa direzione, seppur rispettando chi talvolta ha deciso di non condividere le scelte prese comunque di concerto in Consiglio. Sono stati anni difficili per il rugby italiano e per quello campano, anni di cambiamenti sociali e di crisi economica, di calo demografico e, in ultimo, di pandemia. In queste due tornate ho indirizzato l’attività del Comitato all’organizzazione di percorsi di studi e formazione dedicati ai dirigenti sportivi; alla realizzazione di progetti con il mondo della scuola; a supportare i Club nei rapporti con le istituzioni e gli enti locali, a sviluppare l’azione e l’interazione tra i tecnici del territorio” – continua l’avvocato salernitano – “Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione di un gruppo affiatato e convinto del percorso che è stato fatto. Dal segretario ai tecnici, dai consiglieri agli arbitri passando per la CTR, tutti hanno collaborato nella realizzazione dei programmi e dei progetti voluti. Il comitato non è fatto dai presidenti ma dalle persone che vi lavorano, e sono certo che i molteplici percorsi tracciati in questi anni potranno ancora orientare i progetti nella giusta direzione per il prossimo quadriennio, a maggior ragione proprio in questo momento storico in cui oltre alle contingenze storiche uniche, c’è un nuovo management ai vertici federali che sta ponendo le basi per un concreto piano di rilancio del nostro sport, in particolare per il meridione”.
In attesa di conoscere l’esito dell’urna del 29 maggio che sancirà il suo successore, Senatore volge uno sguardo al prossimo futuro: “La prima sfida da affrontare per il nuovo presidente regionale sarà la ripartenza al tempo del Covid. Chiare indicazioni arriveranno a supporto anche dagli uffici federali centrali in quanto andrà rivisto il modo di proporre il nostro sport, soprattutto ai più piccoli, per garantire un futuro a questa disciplina in Italia e nella nostra terra” – chiosa il massimo dirigente uscente – “E questa sfida la si vince anzitutto fuori dal contesto ovale agendo quotidianamente con senso civico responsabile e rispettoso del prossimo. Nell’ambiente rugbistico vedo un’unica via perseguibile, la rete. In base a quanto emergerà da questi primi, determinanti, consigli federali nazionali, i territori soprattutto nel Mezzogiorno dovranno legarsi a doppio filo per portare avanti progetti condivisi e mettendo in relazione buone pratiche. Soltanto così possiamo unire le forze e rispondere al meglio alle aspettative che il nuovo governo FIR sta ponendo nei confronti del sud Italia”.
Infine il Presidente in carica si rivolge esplicitamente al futuro numero uno della palla ovale campana: “Il nostro rugby necessita di nuovi impulsi, rinnovandosi ed innovandosi seppur nella continuità delle tante fruttuose azioni programmatiche realizzate sin d’oggi. Bisogna cogliere l’attuale momento storico come opportunità per ripensare a proporre il nostro sport e programmare un lavoro quotidiano certosino ed umile, dagli obiettivi sostenibili e realizzabili, anche in considerazione del compito estremamente difficile di gestire la ripartenza delle attività, dopo due stagioni annullate, e l’incertezza della ripresa” – conclude Senatore – “Il nuovo presidente deve avere le orecchie rivolte al territorio per un costante ed attento ascolto, ma con gli occhi deve guardare verso Roma perché c’è una nuova direzione che il movimento sta intraprendendo dopo anni di torpore, e come campani non possiamo perdere questa occasione. Auguro al mio successore di proseguire nel percorso e migliorare le attività di promozione e propaganda, in linea con le nuove progettualità che saranno determinate dalla neo eletta governance federale centrale”.